Piazza finanziaria ticinese: servono regole chiare e stabili
L’Assemblea Generale dell’Associazione Bancaria Ticinese si è svolta a Villa Negroni, riunendo figure di rilievo come il CEO di Swiss Banking, Roman Studer, e il Consigliere di Stato Christian Vitta. L’incontro ha offerto un’importante occasione di confronto sulle principali sfide economiche, fiscali e normative che interessano la piazza finanziaria ticinese.
Di Danila Rizzi, giornalista di finewsticino.ch
Il Direttore dell’Associazione Bancaria Ticinese (ABT), Franco Citterio, ha descritto uno scenario economico globale incerto, ma ha sottolineato la stabilità e resilienza della piazza bancaria ticinese, sostenuta anche da una crescente attrattività fiscale e imprenditoriale. Ha lanciato un chiaro monito sulle finanze pubbliche cantonali e comunali, invitando a evitare aumenti fiscali che potrebbero compromettere la competitività del territorio.
Franco Citterio, direttore dell’Associazione Bancaria Ticinese (Immagine: ABT)
In particolare, ha criticato l’iniziativa dei Giovani socialisti per una tassa di successione del 50% sui patrimoni oltre i 50 milioni di franchi e la proposta del Governo federale di aumentare la tassazione sui capitali di previdenza. Citterio ha infine annunciato uno studio ABT dedicato al ricambio generazionale nel settore bancario.
Il settore bancario è strategico
Alberto Petruzzella, presidente di ABT, ha ribadito il ruolo centrale del settore bancario nell’economia svizzera: impiega il 3,6% della forza lavoro, contribuisce per il 5,5% alla ricchezza nazionale e genera un gettito fiscale del 12,5%.
Alberto Petruzzella, presidente die ABT (Immagine: ABT)
Un settore fondamentale ha affermato, che chiede solo condizioni quadro stabili e sostenibili, per non compromettere la propria competitività internazionale. Ha espresso preoccupazione per l'estensione eccessiva degli obblighi regolatori anche alle banche non sistemiche, sottolineando il rischio di un sovraccarico burocratico.
Sfide globali, resilienza locale
Il Consigliere di Stato Christian Vitta ha evidenziato le incertezze geopolitiche che condizionano l’economia globale – dai dazi USA ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente – e le difficoltà che la Svizzera deve affrontare: accesso alle materie prime, aumento dei costi, restrizioni commerciali e ultimo, ma non meno importante, la forza del franco.
Roman Studer, CEO di Swiss Banking (Immagine: ABT)
Tuttavia, ha sottolineato la resilienza dell’economia ticinese, che nel comparto bancario mostra risultati persino superiori a quelli di Zurigo e Ginevra. Il Ticino si conferma inoltre come hub dell’innovazione: secondo in Svizzera dopo Zugo, tra i primi dieci in Europa, e primo cantone per numero di imprese che introducono innovazioni di prodotto e processo.
Stabilità, innovazione e dialogo regionale
Roman Studer, CEO di Swiss Banking, ha rimarcato l’importanza di affrontare i megatrend legati a digitalizzazione e sostenibilità, chiedendo una regolamentazione efficace ma proporzionata.
Gabriel Bourgin, Head of Tax e Head Romandie di Swiss Banking (Immagine: ABT)
Ha valorizzato la diversità del sistema bancario svizzero come un elemento distintivo da preservare. Gabriel Bourquin ha infine confermato l’impegno di Swiss Banking a rafforzare il dialogo con la Svizzera italiana, per tenere conto delle specificità del tessuto bancario ticinese.